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Ricevo nel mio studio a La Spezia

L'amore e i manipolatori relazionali

Jacopo Buratta • dic 05, 2021

Senza amore l’umanità non sopravvivrebbe un solo giorno. 

Non tutti però intendono l'amore allo stesso modo….

Per Erich Fromm l'amore è “la matura soluzione al problema dell’esistenza”, il più efficace rimedio individuato dall’umanità per porre fine al vuoto e alla solitudine a cui siamo altrimenti condannati.

Ne “l’arte di amare” Fromm descrive l'Amore come un'arte, da poter apprendere, perfezionare, e soprattutto a cui dedicare la massima importanza; e nel descrivere quei casi in cui a suo avviso non si può parlare di amore, ci fornisce degli strumenti estremamente utili per analizzare tutti quei rapporti “malati” caratterizzati da abuso, prevaricazione e violenza. 


La natura dell'amore è soprattutto quella di dare, più che ricevere. E l’atto di dare è la più alta espressione di potenza, perché nello stesso atto di dare io provo la mia forza, la mia ricchezza, il mio potere; e questa sensazione di vitalità e di potenza mi riempie di gioia. Nel dare io mi sento vivo, ed è per questo che provo più gioia che nel ricevere.


Non tutti però riescono a dare, e non tutti i rapporti si basano su uno scambio equo di doni fra pari. In questi casi per Fromm non si tratta di rapporti d’amore, ma di quelle che lui definisce “relazioni simbiotiche”. Ne sono un chiaro esempio tutte quelle relazioni in cui una persona si lega ad un'altra con modalità che Fromm definirebbe sadiche, rendendo così il partner vittima e succube. Il sadico per Fromm vuole sfuggire alla solitudine e al proprio senso di isolamento impossessandosi di un’altra persona. Fra i sadici possiamo sicuramente includere quelli che in tempi recenti sono stati definiti “manipolatori relazionali”.

I manipolatori relazionali sono inizialmente seduttivi e pieni di attenzioni; ma dopo una fase iniziale svelano la loro vera natura, maltrattando e umiliando la propria vittima, utilizzando una comunicazione aggressiva, ambigua e destabilizzante. Possiamo dire che il manipolatore illude la vittima di poterle donare quell’amore, quell’attenzione e quelle energie che in realtà non possiede; e finisce invece con il nutrirsi delle energie della vittima, destabilizzando la sua emotività e uccidendone la vitalità. 

Dopo una fase iniziale, quindi, la vittima comincia ad avvertire un senso di vuoto, un dissolversi delle proprie energie e dei propri entusiasmi, continuamente donati al manipolatore senza poter ricevere nulla in cambio. I manipolatori instillano nella vittima  sensi di colpa e paura, e la portano così a sentirsi come l’unica responsabile del fallimento del rapporto, dato che la vittima, sempre più svuotata, si sente presto incapace di donare quello che il partner, ai suoi occhi, meriterebbe di ricevere. Lo scarto tra quello che la vittima sente di non possedere più a sufficienza e quello che invece sente di dover donare, porta la vittima a sentirsi sempre più grava di colpe e mancanze, aumentando sofferenza e senso di inutilità, rendendo sempre più forte la dipendenza dal manipolatore, avvertito allo stesso tempo come carnefice e vittima a sua volta delle proprie mancanze. 


Non è facile per chi subisce questi rapporti separarsi da una relazione così strutturata, poichè la manipolazione fa leva sulle nostre paure più profonde. La vittima spesso è convinta di essere sbagliata, di non valere, e finisce per giustificare i comportamenti del manipolatore. Per poterne uscire bisogna anzitutto acquisire consapevolezza di quello che sta accadendo, prendere coscienza che nella vita qualcosa non va e non dipende necessariamente da noi. E bisogna riuscire a chiedere aiuto...è probabile che altre persone, non ascoltate, abbiano già messo in guardia la vittima dei rischi che sta correndo; bisogna allora rompere il muro della vergogna, quello che allontana dagli amici più fidati e dai parenti più cari. Il dialogo, il confronto sulla situazione vissuta permettono di aumentare la consapevolezza, e contribuiscono a trovare il coraggio necessario per chiedere aiuto a figure professionali qualificate, la cui presenza è spesso necessaria per poter effettivamente uscire dalla dipendenza di un manipolatore e poter evitare in futuro di esser nuovamente vittime di questi soggetti

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